Parancale: Lenza con più, ami, formata da un corriere e dai palamari, corti fili di nylon su cui sono attaccati gli ami.
Paranco: Sistema di carrucole per sviluppare notevole forza di tÃro e per Ãl sollevamento e i carichi.
Pariglia: Coppia di remi corrispondenti.
Parò: Capo barca e capopesca.
Pedarola:
Rete cornposta da due pareti uguali con maglie sempre più piccole verso
il centro dove c 'era il cosiddetto sacco o cocollo destinato a
contenere il pesce, le pareti erano armate e fatte in modo da toccare
contemporaneamente il fondo e la superfÃcie del mare.L’ingegno era
quindi destinato a pescare su fondali bassi, al massimo di due o tre
metri. Al cocollo c'era legato generalmente un gallegiante che serviva a
due scopi, quello di poter tirare indietro la rete in caso di
difficolta, e quello di vedere il centro in modo da tenerla bilanciata.
Piazzetta del pesce:
Piazzetta nel cuore di Terravecchia a Ortona nella quale venivano
commercializzati i prodotti della pesca ed in parte anche della
campagna.
Pidocchietto: Piccolo cinema nel quartiere di Terravecchia a Ortona.
Pietra di paragone: Pietra sulla quale si strofinavano gli attrezzi da taglio per migliorare la capacita di taglio.
Premiteccia: Ghiera montata sull'asse dell'elÃca capace di interdire l'accesso dell'acqua premendo una treccia insevata.
Punta Lunga: È la prima delle tre punte che compongono l’aspero fra lo Scalo e il Riccio ad Ortona.
Q
Quartara: Recipiente di terracotta destinato prevalentemente alla conservazione degli alimenti.
R
Rampino: Sistema di tre ancorotti collegati ad un'asta in acciaio, occorrente per il recupero o l'aggancio dei matenali.
Retante: Addetto alla riparazione delle reti.
Rezzaglio:
Rete costituita normalmente da un cerchio fatto da un rametto di
arbusto leggero e sicuro su cui si armava il primo giro di maglie, al
cerchio (capistrello), veniva ancorata la legatura del primo giro di
maglie, di norma quarantacinquee , da li, partiva la rete vera e
propria; la grandezza delle maglie scaturiva dal diametro del morello
usato per fare la rete. Il morello era un cilindro dal diametro di circa
due centimetri e della lunghezza da otto a dieci. Veniva realizzato con
una canna seccata e ben lucida e incavata dalla parte tra un nodo e
l'altro. Da lì ogni tre maglie e quindi per quindici volte si metteva
una falsamaglia (crescenza) che sarebbe andata avanti fino alla fine,
conferendo alla rete una superficie tonda. L’altezza della rete, poi,
variava dai due metri ai tre, sviluppando una circonferenza dai dodici
ai venti metri. Quelle con le dimensioni più grandi erano veramente
difficili da usare.
Ritorna: Scoglio che si trova a circa cento metri dalla riva dietro il faro del castello di Ortona.
Romenta: Dialett. Rifiuti, ciò che deve essere buttato.
Ronca: Nome popolare dell'imbarcazione “Nicolina†affondata il 2l marzo del 1951.
S
Sagola: Spiaggia a sud del Porto di Ortona.
Saraceni: Pezzo di corda per legare attrezzi o altro.
Sbarzocco: Addetto allo sbarco e all'inoltro al mercato del pescato.
Scalandrone:
Scala in legno che collega il bordo della nave. Insieme di palancole
che, collegate fra loro, costituiscono lo scivolo nei cantieri di
alaggio.
Scalmiera: Rinforzo della falchetta su cui è innestato lo scalmo.
Scalmo: Perno su cui si articola il remo.
Scalo: Zona ghiaiosa prospiciente la foce del Peticcio ad Ortona.
Scaroccio: Spostamento laterale subito da un’imbarcazione rispetto alla rotta per effetto del vento o delle correnti marine.
Sciabica: Rete a strascico per le pesca in fondali bassi.
Sessa: Attrezzo in legno con manico incorporato per raccogliere l’'acqua in particolare fra le corve.
Sprofondo o Pelago: Modo ortonese di definire la zona con un fondale di circa duecento metri che inizia a circa trenta miglia dalla costa.
Staffettista:
Persona che per i suoi servizi veniva ricornpensato con la staffetta,
una porzione del pescato paragonabile a quella del mannaio.
Stiata: Dialet. Tirata.
Stropo: Anello di corda che collegalo scalmo al remo.
Sughero: Corteccia lavorata dell'albero relativo usato come galleggiante.
T
Tartanone: Scoglio di grandi dimensioni siituato tra la seconda e la terza punta dell'aspero ad Ortona.
Terravecchia: Quartiere di Ortona cornprendente San Tommaso e il Castello.
Topolino: PÃccolo peschereccio a motore - paranze e paraccocci riconvertiti.
Torre Mucchia: La terza punta dell'Aspero prima del Riccio,a Ortona.
Tramaglio:
Tipo di rete formata da tre teli paralleli e sovrapposti tesi
verticalmente sul fondale per mezzo di piombi e galleggianti, rete da
posa.
V
Vuolica: Dialett. Attrezzo con rete a sacco e manico lungo per cattura e raccolta del pesced al mare.
Z
Zona: Foro con relativo tappo,praticato dall'esterno in sentina per lo scarico dell'acqua quando la barca veniva tirata a secco.
Zona Martello: È la parte del Molo Nord di Ortona con il pennello di ormeggio.